mercoledì 13 agosto 2014

Obon, ovvero cosa si festeggia a Ferragosto in Giappone

Mentre qui da noi in questi giorni si mettono in fresco le angurie, ci si accinge a preparare il pollo coi peperoni (o quanto altro, a seconda delle tradizioni regionali) e si festeggia l'assunzione della Madonna in paradiso, nel paese del Sol Levante si prepara una festa completamente diversa. A Ferragosto in Giappone si festeggia l'Obon, una ricorrenza buddista solo vagamente simile al nostro "giorno dei morti" a novembre. Si onorano gli spiriti dei propri antenati, facendo visita ai propri parenti in vita, recandosi presso le tombe di famiglia e organizzando prima balli (bon-odori) per richiamare gli spiriti e in seguito processioni di lanterne luminose (toro nagashi) lungo i fiumi; quest'ultime hanno lo scopo di indicare l'aldilà ai defunti e aiutarli quindi a ritrovare la propria strada verso l'altro mondo.
Secondo una leggenda, in agosto il monaco Shaka sognò la sua defunta madre che soffriva la fame, così le offrì del cibo per placarne la sofferenza. Questa leggenda si è tramandata fino ai giorni nostri, tanto da far diventare quello di preparare e offrire del cibo ai morti un'usanza diffusa a tutto il Giappone. Quasi tutte le aziende rispettano osservano alcuni giorni di chiusura, in modo da permettere le riunioni famigliari. A Kyoto i festeggiamenti hanno inizio il 14 agosto e il 16 viene acceso il dai (=grande) sulle pendici del monte Daimonji, ad est della città, sopra il tempio Ginkaku-ji.
Ecco qui sotto un magnifico bon-odori organizzato a Yokosuka:

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